domenica 11 dicembre 2011

Attilio Mangano
Cattolica cultura anni Cinquanta



Cattolica cultura anni cinquanta.
L'anno santo svelava i suoi misteri
di quella jungla che i tigrotti di Mompracem
violavano giocando al dottore.

Scuola privata "Santa Caterina
da Siena", i maschi col grembiule nero
e le bambine col grembiule bianco,
il segno della croce ogni mattina.
Famiglia patriarcale, il padre in testa
Mamma con il tailleur proprio elegante
poi sette figli tutti in fila indiana
che indossano il vestito della festa.

Leggevamo gli albi de "Il vittorioso",
i romanzi di Salgari e "L'intrepido",
il Readers Digest insieme a Topolino.
Consentito era un poco di casino
in sacrestia giocando a ping pong,
domenica si andava al cinemino
parrocchiale per un film noioso.

Anni cinquanta a suon di catechismo.
La prima comunione con un groppo
alla gola temendo di peccare
coi pensieri e coi gesti forse troppo
fino a dover di nuovo confessare.

In chiesa odor d'incenso, parossismo
del primo sballo mistico intonando
Viva Maria.

Cattolica cultura dell'ovatta
coi suoi tabù e le sue tante certezze
di possedere il senso della storia,
perchè dovrei rimpiangerti? Ricordo
quell'angoscia sottile che premeva.
Poi correvo a nascondermi nel bagno
per parlare da solo, come un pazzo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Metrica senza mistero.
Il re è nudo.

mayoor

Moltinpoesia ha detto...

Ennio Abate:

Da quasi coetaneo d’Attilio riconosco il clima d’epoca da Sud bigotto e clericale. C’è tutto. A Palermo, sua città, come Salerno, la mia, o altrove.
È una poesia rievocativa che si distanzia appena dai ricordi bruti con un’ironia da adulto, i concetti d’adulto (Consentito era un poco di casino; a suon di catechismo; sballo mistico) e un macchiettismo descrittivo e popolaresco (Famiglia patriarcale, il padre in testa/ Mamma con il tailleur proprio elegante /
poi sette figli tutti in fila indiana /che indossano il vestito della festa). Invece di scavarli, li elenca soltanto (albi de "Il vittorioso",/ i romanzi di Salgari e "L'intrepido", /il Readers Digest insieme a Topolino). La metrica? A me pare un po’ da filastrocca, con qualche scivolata alla fine delle strofe (domenica si andava al cinemino/ parrocchiale per un film noioso).