mercoledì 26 ottobre 2011

Lucio Mayoor Tosi
Ancora indecisi



L’energia sale come coltello sulle gobbe della povera gente. 
Oh povera gente tempio stempiata, in divisa d’attori 
sulla copertina rivista dal medico tra sinusiti pancreatiti 
e dolori nascosti parlando d’altro 



di vacanze ora divenute soldi spesi, in fondo liberati 



e liberate signore già fatto. Fatta la festa, partorito il figlio 
la figlia. Già fatto. Andava fatto. Ma rifarlo no, ci si pensa. 
Lo sbaglio è dovunque. 

lunedì 24 ottobre 2011

Ennio Abate
Ancora su poesia e critica


Sul blog di MILANOCOSA è in corso una discussione che, partendo da uno scritto di Giorgio Linguaglossa e in parte allontanandosene, ripropone la solita questione del rapporto tra critica e poesia. Questo mio commento replica a un intervento di "erm" che trovate QUI [E.A.]

Commento di Ennio Abate 24 ottobre 2011
@ erm
[scusandomi di rimanere fuori tema rispetto al post di Linguaglossa]

 I modi della poesia possono essere tanti. D’accordo. Come le visioni del mondo (o ideologie), che in parte riceviamo, in parte rielaboriamo, adattiamo alle nostre esperienze o abbandoniamo in certe fasi della nostra esistenza o della storia collettiva in seguito a crisi, epifanie, pentimenti, revisioni più o meno approfondite.
Queste visioni del mondo (o ideologie) - questi abiti (culturali) che indossiamo - mutano anche perché vengono criticate; e vengono criticate, quando tali credenze (distinte dalle scienze, che comunque hanno anch’esse ormai una natura probabilistica e non più di certezza assoluta) non corrispondono più al “mondo”.

Nicoletta Saccon
Due poesie


RIVELAZIONE

Togliersi il cappotto, i pensieri,
togliersi.
Anche gli sguardi degli altri,
appenderli alla soglia.
Lasciare le scarpe,
aprire le mani.
Appoggiarsi piano all’ombra
all’osso sottile che ci sostiene
al rivolo tiepido dell’alito
sul vetro.
Allora, nell’istante, vegliare.

Un flash sul 1° incontro
del Laboratorio MOLTINPOESIA
del 18 ottobre 2011



 Il 18 ottobre eravamo davvero molti (anziani ma anche giovani) per il primo incontro del Laboratorio. Leggere in gruppo i propri testi, sentire la propria voce davanti ad altre persone è, malgrado le riserve sui reading, un momento  di autoriconoscimento e di verifica. Organizzaremo altri incontro nei prossimi mesi. Qui sotto pubblico i testi letti che mi sono arrivati. [E.A.]

venerdì 21 ottobre 2011

Emilia Banfi
Ai giusti

 
Il fiuto della morte arriva
dappertutto oh vite malandate
anche lui al freddo olfatto
ai suoi occhi senza sguardo
sbarrati e poi socchiusi

domenica 16 ottobre 2011

SEGNALAZIONE
1° Incontro
del Laboratorio Moltinpoesia
alla Palazzina Liberty

18 ottobre 2011 ore 18

Primo incontro del Laboratorio Moltinpoesia
a cura di Ennio Abate

Experimentum moltinpoesia

Arrivate alle ore 18 alla Palazzina Liberty. Portate alcune delle vostre poesie o la poesia di un autore che vi pare un maestro da cui imparare (a leggere, a scrivere) o un brano (non troppo lungo) di un critico di poesia che dice qualche verità scomoda sulla poesia contemporanea.Faremo un’ora di lettura di testi e un’ora di discussione sulle cose lette.

 


Palazzina Liberty L.go Marinai d'Italia 1, Milano

venerdì 14 ottobre 2011

Video
Carmelo Bene legge Pasternak
In morte di Majakovskij




clicca sotto  per vedere e ascoltare



SEGNALAZIONE
Ripensare il mondo

PUO' SERVIRE ANCHE AI POETI [E.A.]


Terzo ciclo di incontri: 21 ottobre | 25 novembre 2011
complesso di San Cristo, via Piamarta 9, Brescia | ore 18.00


Questo terzo ciclo tocca tematiche tanto attuali e complesse quanto troppo spesso affrontate con disarmante superficialità nel nostro Paese. L'intento di questo ciclo di incontri è invece quello di offrire spazi di approfondimento, con contributi che ci aiutino a guardare lontano, a nuove prospettive. Partendo dal precariato, malattia onnivora e distruttiva di una società civile non solo economica e politica, e senza dimenticare l'orizzonte internazionale in cui la crisi del lavoro si pone, e le derive che ne conseguono (non ultima la "fabbrica" del terrorismo); avvertendo nello stesso tempo il dovere di uscirne con intelligenza – reiventando le stesse forme di lavoro – e per costruire una diversa civiltà, in cui sia valore proprio il riuso – riparare, riutilizzare, ridurre.

mercoledì 12 ottobre 2011

Emilia Banfi
Autunno oltre












Dalla terra brulla al fianco
s'affaccia un insolito pensare
di cavalli in corsa e di criniere
folte
spinte di vento e fruste
scuote
il rumore agli zoccoli
la campagna lascia tracce
di bruma e foglie più gialle
Infinita corsa potente
viva
di liberi colori i mantelli
e code di vigore
alte
più del pensiero ancora
sfrenato fugge il galoppo
e spacca un astro ormai
lontano
rovinosa fine
memorabile bellezza.

SEGNALAZIONE
POESIAPRESENTE
Appuntamenti ottobre 2011


POESIAPRESENTE - Appuntamenti ottobre 2011


1- Leggere, con cura – conferenza stampa a Lugano (vedi invito allegato)
mercoledì 12 ottobre - ore 11 Ospedale Regionale di Lugano – Ospedale Civico – Aula Magna
via Tesserete, 46 Lugano
Interverranno: Fabiano Alborghetti, responsabile del progetto Leggere, con cura
- Gianluigi Rossi, Direttore dell’Ospedale Regionale di Lugano - Prof. Dr. med. Roberto Malacrida, Primario Medicina intensiva all’Ospedale Regionale di Lugano - Prof. Dr. med. Valdo Pezzoli, Primario di Pediatria dell’Ospedale Regionale di Lugano - L’artista e illustratrice Fiorenza Casanova - Il poeta Flavio Stroppini che leggerà le 6 poesie dei poeti coinvolti - Il maestro Mimmo Prisco che eseguirà alcuni intermezzi musicali.
Leggere, con cura è un progetto di poetry therapy di PoesiaPresente/ Robinart Factory con la cooperazione di Fondazione Arbor. A Lugano il co-organizzatore è l’Ospedale Regionale di Lugano.

2-
Prima conferenza su Roberto Sanesi (vedi dettaglio in basso)
mercoledì 12 ottobre - ore 15.30Aula Magna del Liceo B. Zucchi, Piazza Trento e Trieste, 6 Monza
professor Giorgio Zanchetti, Università Statale di Milano
Reading delle poesie di Sanesi a cura di PoesiaPresente con Marco Bin, Simone Camassa, Vera Tisot

sabato 8 ottobre 2011

Experimentum moltinpoesia
Trasformare Tranströmer


Su, chi osa  prendere questa mia poesia  (sono l' ultimo Nobel, perdio! Un poeta-feticcio! ) e correggerla, cambiarla, rimaneggiarla? Chi di voi comincia? Che lo fulmino... [E.A.]
 
Una notte d’inverno di
Tomas Tranströmer


La tempesta poggia la sua bocca alla casa
e soffia per emettere un suono.
Dormo inquieto, mi giro, leggo
il testo della tempesta assopita.
Ma gli occhi del bambino sono spalancati al buio
e il temporale mugola per lui.
Entrambi amano le lampade che dondolano.
Entrambi sono a metà strada dal linguaggio.
La tempesta ha mani infantili e ali.
La carovana si lancia verso la Lapponia.
E la casa avverte la sua costellazione di chiodi
che tiene insieme le pareti.
La notte è immobile sul nostro pavimento
(dove tutti i passi attutiti
riposano come foglie affondate in uno stagno)
ma fuori infuria la notte!
Sul mondo passa una piú grave tempesta.
Poggia la sua bocca alla nostra anima
e soffia per emettere un suono – temiamo
che la tempesta soffiando ci svuoti.

Segnalazione
Paolo Giovannetti
e Gianni Turchetta
presentano Pietropaoli
alla Libreria Odradek


Libreria Odradek
Via Principe Eugenio 28
20155 Milano
tel. 02 314948
www.odradek.it
Martedì 11 ottobre, alle ore 18
Paolo Giovannetti e Gianni Turchetta presentano Dissezioni di Antonio Pietropaoli (Oèdipus edizioni) 
e ne discutono con l'autore.
 
La partecipazione è libera.

venerdì 7 ottobre 2011

Gianmario Lucini
Avevano una speranza
alla macchia


Avevano una speranza alla macchia
- mio padre, Luciano, il Moro, i quattro slavi
dei quali più nulla si seppe -
poter cogliere in pace il frutto
delle proprie fatiche,
falciare il prato,  andare
per il mondo con la vita in mano
ancora da iniziare sui vent'anni,
un amore sereno, una pace
fatta di casa, di pane e qualche chiacchiera
di domenica con gli amici all'osteria;

Beppe - Igor de Provence:
Dialogo in versi


Beppe

Ed Enzo[Cfr. post precedente] é un poeta.
Non perché mettendo molti "a capo" la sua prosa potrebbe avere forma di poesia.
Non perché ha impegno politico.
Non perché centra il costume e il malcostume. O la mattina é irlandese.
Enzo è un poeta.
 
Invece

Enzo Giarmoleo
Silenzio

Mattinata silenziosa non sappiamo se pioverà un primo segnale di freddo il cielo è irlandese le nuvole silenziose fanno presagire uragani Contadini moderni pregano in silenzio che arrivi la pioggia la morte di Steve ci lascia perplessi e silenziosi solo un mantra serpeggia nelle menti “Stay hungry, stay foolish” “Stay hungry, stay foolish” In silenzio cerchiamo di capire il significato  di questo invito mentre sulle pagine della cultura del Corriere la notizia del nobel al poeta del silenzio fa a pugni con lo stridore delle notizie nostrane sulle consulenze poetiche a pagamento la foto di Tranströmer al pianoforte nessuna supponenza la moglie lo guarda compiaciuta sulle labbra e sugli occhi una dolce ironia il silenzio contrapposto al potere in un interno Una mattinata silenziosa solo una voce disturba “Il partito della gnocca” “Il partito della gnocca”

7 ottobre 20011



Ennio Abate
Una polemichetta
con LE PAROLE E LE COSE



CHEST’E NUNN’È CENSURE.
CHEST’È   DEMOCRAZIE!

Chist’è nu blogghe chine e duttur’e.
So tutt’ figli e figli’e e prufessur’e.

Scrivene e chest’. Scrivene e chell’.
Sanne e Furtine e sanne e Foucoll’.

giovedì 6 ottobre 2011

Ennio Abate
Miss Poesia e Miss Pecunia

Precisazioni sul post Ma nel Laboratorio "Moltinpoesia" non lo facciamo gratis, meglio e non ex catedra?

 1. Vorrei tornare sull’argomento. E correggere  sia l’impressione  di aver  criticato la “bottega Cucchi” per  sbandierare i meriti della “bottega-LaboratorioMoltinpoesia” sia il tiro dei commenti: scandalizzati, rassegnati, incerti. Come se, dopo aver tirato  il sasso, si nascondesse la mano. E poi non mi va di far passare  l’idea che il denaro  sia «sterco del demonio» come fossimo nel medioevo o cedere alla  retorica  del «gratis è più bello che a pagamento» insinuatasi nel mio titolo. Non ho nostalgia  per le società primitive pre-mercantili e pre-capitalistiche. Non sogno una utopistica società del dono. E non ignoro che le scuole  a pagamento di scrittura, di poesia (o d’altro) sono tantissime o che un Baricco, ben più di un Cucchi, è diventato un manager  della letteratura con la sua Scuola Holden, dove i mezzi analfabeti che escono dalla scuola pubblica pagano profumatamente per scrivere.

mercoledì 5 ottobre 2011

martedì 4 ottobre 2011

SEGNALAZIONE
Archivio DEDALuS
sabato 8 ottobre 2011 ore18,30


A r c h i v i o D E D A L u S

Ass. Culturale e Archivio di Poesia Contemporanea in Video

Vi invita a:
Costellazione Poesia Red-shift a Milano e oltre

Sabato 8 ottobre 2011 ore 18.30

In occasione della Giornata AMACI (Associazione Musei d'Arte Contemporanea Italiana)
prevista per l'8 ottobre, presentiamo, in una mostra e reading, l'insieme dei gruppi, associazioni,
riviste che a vario titolo e seguendo varie linee di ricerca si occupano di poesia in questa città e in
alcune realtà di provincia.

lunedì 3 ottobre 2011

SEGNALAZIONE
Bianciardi al Centro Puecher
di Milano

Centro Puecher
 Spazio del Sole e della Luna
(ex Casa della Pace)

Via U. Dini 7 – 20141 Milano
(tram 3 e 15; MM2-capolinea piazza Abbiategrasso)

Venerdì 7 ottobre 2011
Ore 20.45

LUCIANO BIANCIARDI
NEL 40° ANNIVERSARIO DELLA MORTE

SEGNALAZIONE
I giovedì di Turro
Incontro del 6 ottobre 2011


Il  6/10/2011  alle 21,00  serata collettiva di poesia,con alcuni dei poeti che hanno partecipato alle tante serate della rassegna "I GIOVEDI' DI TURRO" ed altri ancora, primo appuntamento del mese di ottobre 2011, organizzata dall'Associazione La Conta in collaborazione con il Circolo Arci Martiri di Turro, che avrà luogo, con ingresso gratuito con tessera ARCI, giovedì 6 ottobre 2011, alle ore 21,00 al Circolo ARCI Martiri di Turro, Via Rovetta, 14 a Milano.
 In particolare saranno presenti Ada Crippa, Alberto Figliolia, Annamaria Locatelli, Antonella Doria, Chiarina Buongiorno, Enzo Giarmoleo, Ezio Spataro, Maddalena Capalbi, Maria Dilucia, Mihai Mircea Butcovan, Serag Ahmed, Tito Truglia e tanti altri ancora che presenteranno una selezione delle loro più belle poesie.

sabato 1 ottobre 2011

Paolo Pezzaglia
San Babila



E’ a San Babila che ancora batte
 il cuore stanco di Milano.

Nella sghemba piazza scalena
sta in disparte la chiesa
come la signora impoverita
- non la dimentico -
che per decoro sulla pietra
del suo sagrato vuole morire.

venerdì 30 settembre 2011

A PAGAMENTO?
MA NEL LABORATORIO "MOLTINPOESIA"
NON LO FACCIAMO GRATIS,
MEGLIO E NON EX CATEDRA?




Qui di seguito la notizia presa da internet :
 LABORATORIO DI POESIA: BOTTEGA DI POESIA
a cura di Maurizio Cucchi
Dal 3 ottobre ogni lunedì dalle 15 alle 17 – prenotare con anticipo (almeno una settimana)
Per rispondere alla viva esigenza dei moltissimi poeti o aspiranti poeti, di ogni età, o comunque di chi scrive senza avere ancora trovato un interlocutore valido, verrà istituito un vero e proprio servizio di consulenza tecnica. Chi ne farà richiesta, riceverà direttamente, in un incontro individuale un parere sui propri testi, e otterrà indicazioni concrete su come procedere e migliorare, per sfruttare al meglio le proprie risorse.
Chi vorrà sottoporre i propri versi dovrà inviarli via e-mail a info@casadellacultura.it (in numero di non oltre 200) in anteprima, perché possano essere già a conoscenza dell’esperto al momento dell’incontro. Ognuno potrà poi, se vorrà, in seguito tornare, con le stesse modalità di richiesta.
Gli incontri con Maurizio Cucchi (di 30’) sono stati stabiliti ogni lunedì a partire dal 3 ottobre, dalle 15 alle 17, con prenotazione di almeno una settimana di anticipo.
Per ogni incontro è richiesto un contributo di 80 euro.
I versamenti possono essere effettuati a mezzo bonifico al codice IBAN
IT48 Z030 6909 5260 0045 3850 143
inviando conferma dell’operazione a info@casadellacultura.it

1° commento
Mentre leggevo mi mordevo le labbra, pensavo che finalmente qualcuno aveva avuto il coraggio di intraprendere un'iniziativa cui molti avevano sicuramente pensato ma nessuno aveva avuto la capacità di realizzare.

giovedì 29 settembre 2011

Lucio Mayoor Tosi
Titoli



















Le donne sono spumanti.

Il futuro ci sorveglia.

Chiacchiere dei sassi. 


Dietro gli occhiali da sole una nave da crociera.
Sui denti le bandierine dei saluti.  Tutto è paesaggio. 
Insegne di versi. Leggere o scambiarsi telefonate. 
Le mani penzoloni, chiare azzurrine parrucchiere. 
Pinne. 

mercoledì 28 settembre 2011

Massimo Gezzi
Due poesie inedite


  da LE PAROLE E LE COSE

[Queste due poesie fanno parte di una sezione inedita composta da dieci testi. Ognuno di essi ha un numero di strofe pari alla sua posizione e al suo titolo].




Quattro strati sotto Piazza Matteotti

I.
Il primo è ricoperto
di terra umida, piena di muschi
e di cemento. La pala la frantuma,
la penetra a fatica.

Paul Celan




Per errore questa poesia pubblicata in un post  precedente è stata cancellata. La ripropongo. [E.A.]

Spazzata via dal
vento raggiante del tuo linguaggio,
la variopinta chiacchiera dell’esperienza
ammucchiata – la poesia dalle cento
lingue, menzognera,
il niente di poesia.

Rita Simonitto
Balla-tetta



Hai l’irriverenza della gioventù
che non sopporta rime baciate
casomai fugaci toccate e via.

Puntuta spingi la ricerca d’apparire
violando il chiostro della veste
che non frena l’ondeggiare e punge

il desiderio di chi si accosta a te,
fanciulla mia, che sei più bella
quando non sfarfalli con la tetta.

sabato 24 settembre 2011

SEGNALAZIONE
Omaggio a Roberto Sanesi
Monza 22 sett.-19 ott. 2011

I colori delle parole
Omaggio a Roberto Sanesi a dieci anni dalla scomparsa
una mostra di Scrittura visuale, a cura di Alberto Crespi
Monza - Galleria Civica di via Camperio
22 settembre - 19 ottobre 2011
Inaugurazione
giovedì 22 settembre 2011 alle ore 18


Alberto Crespi
I COLORI DELLE PAROLE
Un omaggio a Roberto Sanesi


A dieci anni dalla scomparsa, il ricordo di Sanesi non
si affievolisce; anzi, grazie alla dedizione della moglie Anita
per il lavoro di Roberto, lievita di anno in anno. Proprio dell’entità
di quel lavoro si parlava all’inizio di questa estate, in
occasione della ricognizione delle opere che sarebbero confluite
nella mostra odierna. In quella mitica casa milanese
col giardino sospeso sulla trincea delle ferrovie nord, a due
passi dall’Arco della Pace, il lavoro di Sanesi si profilava di
una mole via via crescente, man mano che libri manoscritti
quaderni d’appunti articoli di giornale e di riviste riemergevano
dall’ombra.

venerdì 23 settembre 2011

SEGNALAZIONE
Ciaran Carson
Confetti di Belfast

 Notizie sull'autore e altre poesie introdotte da un saggio di Eleonora Ottaviani sono sul sito de L'OSPITE INGRATO, da cui ho scelto questa. [E.A.]







Confetti di Belfast

D’un tratto la squadra anti-sommossa irruppe e piovvero punti esclamativi,
Dadi, bulloni, chiodi, chiavi. Una fonte di caratteri in frantumi. E l’esplosione
stessa – un asterisco sulla mappa. Questa riga tratteggiata, una scarica di fuoco rapido…
Tentavo di completare una frase in testa, ma continuava a tartagliare
tutti i vicoli e le strade laterali sbarrati da punti e due punti. Conosco ogni angolo
di questo labirinto – Balaclava, Raglan, Inkerman, Odessa Street –
perché non riesco a scappare? Ogni mossa è punteggiata. Crimea Street. Altro vicolo cieco.
Un blindato Saracen, scudi Kremlin-2. Visiere di Makrolon. Walkie-Talkie. Come
mi chiamo? Da dove vengo? Dove sto andando? Una raffica di punti interrogativi.

mercoledì 21 settembre 2011

DIZIONARIETTO MOLTINPOESIA
Ennio Abate
Il tarlo dell'esodante
rifugiato in una poesia
di Bertolt Brecht




Bertolt Brecht, A chi esita*

Dici: «Per noi va male. Il buio
cresce. Le forze scemano.
Dopo che si è lavorato tanti anni
noi siamo ora in una condizione
più difficile di quando
si era appena cominciato.

E il nemico ci sta innanzi
più potente che mai.
Sembra gli siano cresciute le forze, ha preso
una apparenza invincibile.
E noi abbiamo commesso degli errori,
non si può più mentire.
Siamo sempre di meno. Le nostre
parole d’ordine sono confuse. Una parte
delle nostre parole
le ha stravolte il nemico fino a renderle
irriconoscibili.

Che cosa è ora falso di quel che abbiamo detto?

[IL TARLO:
È falso tutto quello che  avete detto credendo (o  fingendo di credere) di parlare a degli amici o almeno ad avversari curiosi. Erano invece vostri nemici. E avreste dovuto sapere o imparare presto che, appena individuati come dissenzienti, critici, anticonformisti, vi avrebbero  trattato senza esitazione da nemici. Avete sbagliato a credere innocenti le vostre ribellioni. Avete sbagliato a non vedere quanto cinico è il formalismo delle Leggi uguali per tutti, usate invece come scacciacani contro di voi. Ben vi sta.]

DIZIONARIETTO MOLTINPOESIA
Emilia Banfi
Quest'autun

A vulen i fouei sui camp minà,
sui maceri, sui mort, sui suldà.
O dòna sta ghe diset
a la tua bèla tusèta?
U vist brilà i sò eucc marun,
 la ghè pù la sua scòla.
O bèla africana sta ghe diset
a la tua bèla tusèta
- Se te saret prumòsa
  te cumprarò la biciclèta-?
Cul temp ariverà anca la primavera,
ma ti o dona sta lì
cambia minga bandera.
Sta lì cun la tua tusa
fas minga vegnì in ment
de vegnì a Lampedusa.
Chi la gent la mangia, la studia,
la laura, la vif e supratùt la rit,
la ga minga ul temp de pensà anca a ti.
Sta li bèla quièta
vedarèm de mandat na biciclèta.

SEGNALAZIONE
Leonardo Terzo
Visioni del mondo
e ideologie letterarie

Ogni teoria della letteratura rispecchia il senso generale che il teorico di turno ha della realtà.
Per esempio, Sartre, da filosofo esistenzialista, che vede il senso della condizione umana nella libertà delle scelte che ogni uomo è costretto a fare, considera conseguentemente la letteratura come ennesima espressione di tale libertà.
I formalisti russi, che sono sostanzialmente dei linguisti, considerano la letteratura in primo luogo un linguaggio e, per la sua specificità come letterarietà, uno scarto dalla norma linguistica, con un effetto di straniamento.
Foucault, che è uno storico e sa che la storia è governata dai rapporti di forza, è interessato all’evoluzione delle forme del potere; vede perciò nella letteratura una di queste forme, e il suo specifico, rispetto alle altre, sta nell’essere una forma di potere velata sotto una patina di piacere e mistificante naturalità.

lunedì 19 settembre 2011

CONTRIBUTI
Vincent Baudoleo et alii
Que-est ce que
on doit faire en automne?

Cari amici,
sono le cattive letture… che vi rovinano 
DOVE  PORTA IL TRAM DEI MOLTINPOESIA?

forse aspetta passeggeri...prima di partire. 


NON AL CAPOLINEA SE SI TORNA ALLA POESIA
(Au-dessus des étangs, au-dessous des vallées…)
Avete letto i giornali? Ma in un paese così come si fa ad aver voglia di fare poesia? Anche la pace delle vacanze mi è sembrata falsa. A qualcuno di voi questa realtà detterà parole, io per il momento riesco a fare solo cose illeggibili. 

Au-dessus des étangs, au-dessus des vallées ?
mais de quel côté ?
le côté droit de la guerre de Lybie
où le côte sud de la guerre d'Afganistan
de ce côte-ci, de ce côté-là, ou des deux côtés
où encore de tous les côtés
et d'un côté a l'autre,
d'un certain côté il n'a pas tout les torts
                                         Vincent Baudeleo

E POI DICONO CHE LA LINGUA ITALIANA
NON LA PARLERA' PIU' NESSUNO
FORSE EMIGRERA' ?
CHISSA'!

per di più chi non conosce il francese fa un pò fatica...

venerdì 16 settembre 2011

SEGNALAZIONE
Galatea



E' uscito in rete il fascicolo di settembre di Galatea.
E' una rivista che cerca di parlare di realtà, di far parlare le persone, di sottrarsi all'ovvietà e alla banalità che assedia e  prepara il disastro.
E' un buon fascicolo, penso sia utile segnalarvelo:  www.galatea.ch

Piero Del Giudice

Luigi Di Ruscio

    di Piero Del Giudice

    martedì 13 settembre 2011

    DIZIONARIETTO MOLTINPOESIA
    Rita Simonitto
    Casa miseria




    Luna allo spasimo alla finestra
    tra listelle e vetri insudiciati,
    ginocchia col sale che brucia alle giunture
    per scale senza fine, estraneità percettiva
    che porta a contare i passi dei gradini
    e sale impudica la voglia, segnare i pianerottoli
    di piscio come liberi gatti
    eppur legati anch’essi a un territorio.

    Casa miseria che non dai pace né pur la prendi
    dalle pene di un mondo che invano arrota i denti
    e invano tu mostri quaderni dove hai segnato
    con cognomi e nomi i traditori
    ma se nessuno ascolta
    si impiglieranno le voci come refoli d’aria
    su dai camini spento ogni fuoco. Oramai.


    05.08.2011

    giovedì 8 settembre 2011

    CONTRIBUTI
    Ennio Abate
    Il Tarlo della Libia.
    Riflessioni e domande
    di un esodante

    La pubblicazione di questo articolo ha avuto un percorso travagliato. L'avevo scritto per "Nazione Indiana" e al dibattito svoltosi su quel sito tra febbraio e marzo 2011 mi richiamavo. Avrebbe dovuto uscire senza più problemi dopo il chiarimento avuto con uno dei redattori di NI. Sono invece intervenuti degli ostacoli (Cfr. Nota* alla fine) che mi hanno indotto a proporlo ad altri siti (Sinistra in rete, Megachip) che l'hanno accolto. Lo propongo, contro ogni censura o autocensura, anche su questo blog. [E.A]

                                                                        […] Amici,
                                                    davvero,
    a chi sotto i piedi la terra non gli brucia al punto che paia
    meglio qualunque cosa piuttosto che rimanere, a colui
    io non ho nulla da dire». Così Gotama, il Budda.
    Ma anche noi, che non più ci occupiamo dell’arte della pazienza
    ma piuttosto dell’arte dell’impazienza, noi che tante proposte
    di natura terrena formuliamo, gli uomini scongiurando
    a scuoter da sé i propri carnefici dal viso d’uomo, pensiamo
                                                   che a quanti,
    di fronte ai bombardieri del capitale, già in volo, domandano
    e troppo a lungo, che ne pensiamo, come immaginiamo il
                                                  futuro,
    e che ne sarà dei loro salvadanai e calzoni della domenica, dopo
    tanto sconvolgimento, noi
    non molto abbiamo da dire.
    (B. Brecht, La parabola di Budda sulla casa in fiamme, in Poesie 1933-1956, p. 189)

    Ricordo le discussioni quando Barack Obama e Hillary Rodham Clinton si contendevano la candidatura presidenziale. Alcune femministe invitavano ad appoggiare Hillary perché era donna, altre afroamericane invitavano ad appoggiare Obama perché era di colore. Il tempo ha dimostrato che lassù in alto non contano né il colore della pelle né il genere.
                 (supMarcos,Terza Lettera a Don Luis Villoro nello scambio su Etica e Politica, luglio-agosto 2011)


    Cari/e amici/che di Nazione Indiana,

    circa sei mesi fa qualcuno s’illuse che la guerra in Libia sarebbe stata “lampo”.[1] (E l’Afghanistan? E l’Irak?). Ecchè - si diceva, si scriveva, anche su NI - «lasciamo che il rais bombardi quelli che lui chiama i ribelli?». Si sospendano, orsù, «le questioni di principio». Tacciano i cacadubbi di turno pronti a ricordare che «i droni americani stanno facendo stragi quotidiane di civili in Afghanistan». Che patetici quelli che vedono negli insorti dei «pupazzi eterodiretti dal Capitale Globale o dai vertici del complotto demoplutopippoquiquoqua». E basta - si diceva, si scriveva - con ‘sto Valentino Parlato, deplorevole esempio di «una “sinistra” che sta sempre coi [dittatori] più deboli» (perché, invece, c’è da stare subito, senza se e senza ma, con quelli forti).

    SEGNALAZIONE
    Paolo Giovannetti
    Raccontare dopo Gomorra


    Giovedì 15 settembre ore 21.00
    Libreria Popolare di via Tadino Soc. Coop.S.r.l.- Via A.Tadino,18 - 20124 Milano Tel.02 2951 3268 

    Criticare la critica.
    Incontri sullo stato della critica letteraria oggi
    Paolo Giovannetti e Mauro Novelli
    ci parleranno di
    Raccontare dopo Gomorra
    La recente narrativa italiana in undici opere (2007-2010)
    a cura di Paolo Giovannetti
    Edizioni Unicopli – 2011
    Circa quindici anni fa la critica si chiedeva: è ancora possibile
    raccontare dopo Pulp Fiction? Artifici narrativi esibiti, violenza
    iperbolizzata (e ironizzata), centralità dell’audiovideo: alcuni
    degli ingredienti sono ben noti.

    martedì 6 settembre 2011

    SEGNALAZIONE
    Emanuele Zinato
    Le idee e le forme
    La critica letteraria
    dal 1900 ai nostri giorni



    Secondo una recente, sintetica ed efficace definizione, «un critico lette-
    rario è un lettore che scrive di quel che legge» (Onofri, 2008, p. 9). Di
    conseguenza, «passare dalla lettura disinteressata alla scrittura (scrittu-
    ra critica) significa stabilire un rapporto col proprio linguaggio» (Bal-
    d
    acci, 2001, p. 31). Critica e lettura, accomunati dal fatto di essere due
    momenti della ricezione delle opere, per altri aspetti differiscono dun-
    qu
    e tra loro. In greco, krités significa "giudice" e krinein "giudicare":
    con il termine critica (in inglese criticism, in francese critique, in tedesco
    Kritik) Ci si riferisce all' operazione di chi descrive, interpreta e valuta
    un' opera d'arte. Questa attività, tuttavia, potrebbe essere svolta anche
    da un singolo lettore che decida di dar forma scritta, nello spazio chiu-
    so di un diario privato, alla sua esperienza. La critica letteraria invece si
    diff
    erenzia dalla lettura non solo perché è lettura-scrittura ma anche per-
    ché è un atto pubblico, un'esperienza rivolta a persuadere un destinata-
    rio, là dove la lettura è un atto individuale. L'attività del critico, a diffe-
    renza di quella del lettore, comporta un agire comunicativo legittimato
    in qualche modo da un'istituzione culturale (scuola, università, editoria,
    giornalismo) e capace di conquistarsi un ascolto e un consenso median-
    te la fo
    rza argomentativa e persuasiva dello stile.Il critico in sostanza 

    può essere considerato un intellettuale che tie ne in riuso il patrimonio 
    letterario, lo seleziona e ne rende i significati attuali in situazioni storiche
    nuove rispetto a quelle del contesto originario (cfr. Luperini, 2002).