non sto dicendo
che le infrastrutture della Libia siano state esteticamente deformate da oltre
50 mila tonnellate di bombe all’uranio impoverito ad alto contenuto esplosivo e
che le nano particelle all’uranio viaggino inodori insapori incolori
indisturbate nel paesaggio libico
non sto dicendo
che l’obiettivo delle potenze occidentali sia quello di impossessarsi delle
immense riserve di idrocarburi della Libia di far propri 200 miliardi di fondi
sovrani libici presenti nei forzieri occidentali ed attuare strategie
geopolitiche per bloccare la penetrazione cinese nel continente africano
Sul blog di MILANOCOSA è in corso una discussione che, partendo da uno scritto di Giorgio Linguaglossa e in parte allontanandosene, ripropone la solita questione del rapporto tra critica e poesia. Questo mio commento replica a un intervento di "erm" che trovate QUI [E.A.]