Le mani… Lavarsi
le mani. Una fra le tante azioni fisiche che ogni giorno mettiamo in pratica quasi
automaticamente. Il più delle volte ce ne dimentichiamo subito dopo. Irrilevante,
si direbbe. Eppure…
Le mani
costituiscono l’interfaccia fra noi e il mondo. Nel bene e nel male. Attraverso
le mani facciamo esperienza. Di noi stessi, degli altri. Stringiamo amicizie,
ci difendiamo e offendiamo. Acquisiamo e trasmettiamo “sostanze” invisibili. Milioni
di germi colonizzano le nostre dita. Può sembrare cosa scontata, ma ancora oggi
l’igiene delle mani è considerata momento fondamentale nella prevenzione delle
infezioni, almeno, secondo l’OMS[1],
[2].
Ma non possiamo considerare l’atto di lavarsi le mani dal solo punto di vista
igienico: di cosa ci liberiamo con quell’atto? Da cosa prendiamo le distanze
quando pronunciamo, magari stizziti, il fatidico “me ne lavo le mani”?