Salutari
provocazioni d’estate ( Agamben, De Angelis,Fortini )
Rifletto
sulle salutari provocazioni di Ennio Abate e che ho individuato nel titolo.
Nonostante
la diversità ( parziale ) dei loro oggetti finiscono per confluire nel grande
fiume delle considerazioni sull’attualità. Le provocazioni hanno curiosamente
una sorta di tratto comune apparentemente banale dal quale ritengo utile cominciare.
Inizio
da Agamben (qui), autore del quale ho letto diversi saggi e che ritengo dotato di
straordinario acume filosofico ( raccomando la lettura di Il linguaggio e la
morte, Einaudi 1982 ).C’era bisogno, mi chiedo,di avvertire i lettori ( quasi
intimidendoli ) che hanno a che fare con una delle dieci teste pensanti
esistenti nel mondo ?
Quale
mondo,poi?